Riscoperta e ricostruzione della Domus Aurea
La storia della riscoperta della Domus Aurea risale a un giovane romano del XV secolo che cadde in una fenditura della collina Esquilina e finì in una struttura simile a una grotta piena di figure dipinte. Presto molti giovani artisti si riversarono in questa zona e si fecero calare nella grotta con delle corde legate intorno a loro. Gli affreschi del Quarto Stile, provenienti dalle antiche pitture murali romane, sono stati scoperti qui e hanno avuto un'influenza elettrizzante sul primo Rinascimento appena iniziato a Roma e sul movimento del Neoclassicismo del XVIII secolo. Sebbene questi dipinti siano ormai sbiaditi, sono diventati una rivelazione della vera antichità.
La scoperta del padiglione ha indotto il lento ma inevitabile processo di decadimento e degenerazione, in quanto ha fatto entrare l'umidità nella struttura. Le forti piogge, l'umidità e gli alberi che si trovano nei parchi sopra il luogo della scoperta stanno aumentando i danni, poiché le radici stanno lentamente affondando nei soffitti, nelle pareti e negli affreschi. Gli scavi della Casa d'Oro iniziarono solo nel XVIII secolo. Nel XIX secolo è stata rinvenuta un'altra stanza affrescata, decorata con una sfinge, centauri e persino pantere.
Domus Aurea oggi
Attualmente la Domus Aurea è una delle attrazioni sotterranee più interessanti di Roma. Tuttavia, le visite sono possibili solo in piccoli gruppi. L'Ala Ovest è un luogo molto visitato dove potrai visitare la Sala Ottagonale, la Volta d'Oro e vedere i resti di affreschi e dipinti sui soffitti. Le visite alla Domus Aurea sono ora rese ancora più interessanti da cuffie VR con narrazione in grado di mostrarti le ricostruzioni di come appariva il luogo nell'antica Roma.
Gli scavi e i restauri della Domus Aurea sono tuttora in corso e i visitatori sono ammessi solo nei fine settimana e devono indossare un casco per motivi di sicurezza.